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| CITAZIONE Parte dalla Campania il cammino dell'Alfa Romeo 4C: è stato infatti formalizzato l'accordo tra il comune di Airola, nel Beneventano, e la LMC (Lavorazione Materiali Compositi) che fa capo all'imprenditore Enrico Ferrante che, per l'occasione, ha coinvolto Paolo Scudieri, titolare della Adler Plastic.
I soci. Alle spalle della joint-venture, come dicevamo, ci sono. dunque, due ingegneri ben noti al settore rispettivamente automotive e aeronautico: Paolo Scudieri, che ha fatto dell'della Adler Plastic un colosso con sede a Ottaviano, in provincia di Napoli, grazie ai 58 stabilimenti in 18 Paesi, 7 siti di ricerca e sviluppo per un fatturato annuo di 820 milioni di euro ed Enrico Ferrante che invece è un super esperto in carbonio, il materiale preferito dall'industria aeronautica.
Gli addetti. L'investimento previsto è di circa 15 milioni destinati alla TTA (per il 70% di Adler Plastic e per il 30% di LMC), questo il nome della fabbrica, che all'inizio assumerà 160 operai, che dopo otto mesi diventeranno 220. A beneficiare dell'operazione sarà anche il comune di Airola, che ha affittato il grande stabilimento dismesso ad Airola per un totale di 314mila euro per cinque anni. Secondo indiscrezioni, i due imprenditori hanno in programma di ampliare la produzione di componenti di fibra di carbonio, avvalendosi anche del contributo del ministero dello Sviluppo economico, che porterebbe così la Tta a diventare il primo stabilimento italiano esclusivamente dedicato all'innovativo materiale. L'area industriale di Airola esce così da una drammatica crisi che dura ormai da più di quindici anni, da quando cioè l' Alfa Cavi (azienda della Pirelli che produceva cavi) non ha avuto più sbocchi sul mercato. Dopo una serie di licenziamenti e prepensionamenti, due aziende tessili, Benfil e Tessival, rilevarono l'impianto riconvertendolo alla produzione. Ma l'avventura durò giusto il tempo per ottenere i contributi dallo Stato, che, una volta esauriti, portarono alla chiusura dell'attività. Adesso la svolta è arrivata grazie alla nuova due posti del Biscione che, come abbiamo già anticipato, debutterà nella seconda metà del 2013 e sarà prodotta negli impianti modenesi della Maserati, dove si sta già lavorando per accogliere la catena di montaggio, sulla scia di quanto avvenuto con la precedente 8C.
Il telaio. Il telaio della 4C punta sul contenimento del peso attraverso, appunto, l'utilizzo del carbonio, che svolge anche una funzione strutturale. In dettaglio, lo chassis è costituito da una monoscocca realizzata completamente di carbonio, mentre la struttura posteriore del telaio e le "crash box" sono di alluminio. Il propulsore è il noto 1.750 turbo benzina a iniezione diretta da oltre 230 hp – lo stesso della Giulietta Quadrifoglio Verde - , con il cambio a doppia frizione Alfa TCT e il manettino Alfa Dna.
Via | 4R
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